sabato 31 marzo 2012

Uova da allevamenti in gabbia

Questo post vuole essere solo un tentativo di sensibilizzazione sul problema delle uova da allevamento in gabbia. Un argomento abbastanza noto, ma forse ancora troppo poco.

Molti sapranno che le uova vengono classificate oltre che per la freschezza e la dimensione anche per la tipologia di allevamento. La legge italiana ne prevede 4:

  • in gabbia
  • a terra
  • all'aperto
  • biologico

Commercialmente viene data molta più importanza alla freschezza o alla dimensione che al tipo di allevamento e non perchè sia meno importante ma solo per una questione economica.

Il problema di fondo sono le assurde condizioni di vita (se così si può chiamare) delle galline allevate in gabbia. Galline che vivono in gabbie della dimensione di un foglio A4, senza possibilità di movimento, imbottite di medicinali per sopperire alle bassissime difese immunitarie (dovute a questa condizione claustrofobica), con luce artificiale dosata in modo da accelerare la produzione di uova, etc.. Non entro troppo nel dettaglio perchè su internet troverete molte informazioni sicuramente più circostanziate.

Ricordo, a chi interessato, questo servizio di Striscia la Notizia.

Oltre al problema animalista c'è anche quello della qualità delle uova prodotte. I medicinali dati alle galline si ritrovano poi nell'uovo. (questa è una mia opinione non supportata da alcun fondamento scientifico).

Aggiungo il fatto che la direttiva europea 1999/74 proibisce dal Gennaio 2012 a tutti gli stati membri la produzione di uova da allevamento in gabbia. Peccato che 11 stati, tra cui l'Italia, non l'abbiano ancora recepita.

Vi invito solo a informarvi su internet sulla condizione delle galline allevate in gabbia e, ovviamente a non acquistarne.

Per chi non lo sapesse ancora il primo numero scritto sulle uova è proprio la tipologia di allevamento.

3 = in gabbia



Nessun commento:

Posta un commento